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COVID-19: quando bisogna fare il tampone?

In questo momento, il test diagnostico più affidabile per accertare l’infezione da SARS-CoV-2 è il test molecolare COVID-19, che viene eseguito su un campione prelevato dalle vie respiratorie attraverso il cosiddetto tampone.

Il tampone naso/oro-faringeo è un esame rapido che consiste nel prelievo del muco che riveste le cellule superficiali della mucosa del naso e del cavo orale attraverso l’utilizzo di un bastoncino cotonato. Il campione prelevato viene in seguito esaminato in laboratorio per individuare l’eventuale presenza del virus e confermare o escludere una diagnosi di infezione.

Il tampone può dunque avere esito negativo o positivo. Se ha esito negativo il paziente non ha l’infezione da SARS-CoV-2 e dunque non va incontro ad alcuna misura di contenimento, se ha esito positivo il paziente deve invece attenersi alle regole dell’isolamento.

 

Il tampone in presenza dei sintomi del COVID-19

Quando compaiano sintomi riconducibili a COVID-19 è bene rimanere a casa, limitare il più possibile il contatto anche con i conviventi e contattare prima possibile il proprio medico di medicina generale (o il pediatra in caso di minori) che valuterà se prescrivere il tampone.

I sintomi più comuni con cui si manifesta l’infezione sono febbre (almeno 37,5°C), brividi, tosse di recente comparsa, difficoltà respiratorie, perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia), naso che cola, mal di gola e diarrea (soprattutto nei bambini).

Se il tampone risulta positivo, occorre porsi in isolamento domiciliare (isolandosi in un locale della casa dedicato, senza contatti con eventuali conviventi) e i conviventi devono seguire le indicazioni della quarantena (vedi sotto).

 

I contatti stretti di un positivo devono fare anche loro il tampone?

I contatti stretti di un caso positivo devono rimanere a casa nel rispetto della misura di quarantena per 14 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo e se asintomatici non devono sottoporsi ad alcun tampone. In alternativa, possono sottoporsi a tampone al decimo giorno dopo di che, se hanno esito negativo, possono ritornare in comunità. Se invece il tampone ha esito positivo non si è più ritenuti “contatto stretto” ma “caso positivo” e pertanto è necessario seguire le regole dell’isolamento.

I contatti stretti sintomatici (anche se i sintomi compaiono durante la quarantena) devono invece avvisare il proprio medico, che valuterà l’eventuale prescrizione del tampone. Se il tampone ha esito negativo, bisogna continuare la quarantena e al decimo giorno sottoporsi a un nuovo tampone. Se il tampone ha esito positivo bisogna applicare le regole dell’isolamento.

È bene precisare che il tampone deve essere eseguito trascorse almeno 72 ore dall’ultimo contatto a rischio (da 72 ore a 5 giorni): per rilevare l’eventuale infezione è infatti necessario che sia trascorso il tempo di incubazione.

 

Chi ha avuto contatti con qualcuno che vive o è un contatto stretto di una persona positiva deve fare il tampone?

No, se si è entrati in contatto con qualcuno che è un contatto stretto di una persona risultata positiva al virus non occorre fare il tampone.

Poniamo l’esempio che in una coppia di marito e moglie conviventi, la moglie scopre di avere una collega positiva. In questo caso, in quanto contatto stretto della collega e data la frequentazione sul posto di lavoro, la moglie deve mettersi in quarantena e non uscire di casa. A meno che non compaiano sintomi, non è necessario che effettui il tampone.

Il marito, contatto stretto della moglie che è stata in presenza del collega risultato positivo, non ha alcun obbligo nel mettersi in quarantena e non deve effettuare il tampone.

Se però la moglie, dopo aver effettuato un tampone (che potrebbe aver eseguito per conto proprio per sicurezza o per la comparsa di sintomi) risulta positiva, deve mettersi in isolamento (perché non è più “solo” un contatto stretto ma diventa un caso positivo) e il marito deve attuare le norme di quarantena (in quanto contatto stretto di un caso positivo).

 

Come prenotare un tampone presso le strutture Humanitas

Il tampone rinofaringeo coronavirus SARS-COV2, in regime privato, si può prenotare nel seguente modo:

  • Humanitas Castelli: telefonando al numero 035.4204300, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 17
  • Humanitas Gavazzeni: prenotazione online, in autonomia, cliccando qui, oppure telefonando al numero 035.4204300, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 17
  • Humanitas Medical Care Almè: telefonando al numero 035.4204300, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 17
  • Humanitas Medical Care Trezzo sull’Adda: telefonando al numero 035.4204300, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 17.

 

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