Il dottor Maurizio Nudo, responsabile del servizio di Dermatologia di Humanitas Castelli, ha partecipato in qualità di relatore alla prima edizione del Forum Internazionale “Women: un confronto interculturale – Anatomia di un dibattito. La percezione del corpo femminile tra cultura, medicina, società e lavoro”, svoltosi martedì 27 maggio nella prestigiosa cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica.
L’evento ha rappresentato l’inizio di un ciclo di incontri tematici volto a promuovere un dialogo strutturato a livello europeo sul ruolo della donna e sulla percezione del corpo femminile. L’iniziativa si propone di esplorare tali temi attraverso il prisma delle diverse culture, influenze sociali, contesti lavorativi e pratiche mediche, mettendo in luce le disuguaglianze ancora presenti tra i Paesi membri.
La diversità dei modelli culturali, religiosi e storici con cui viene interpretata la femminilità in Europa si traduce in profonde disparità nei settori della sanità, dell’occupazione, del benessere e della rappresentanza sociale. Sebbene l’Unione Europea abbia compiuto progressi significativi in termini di uguaglianza di genere, persistono criticità che necessitano di essere affrontate mediante un confronto interculturale aperto e strutturato. Il forum nasce dunque con l’obiettivo di offrire uno spazio di riflessione comune sui contrasti tra visioni tradizionali e moderne di emancipazione femminile, cura del corpo e ruolo sociale delle donne.
Durante il suo intervento, il dottor Nudo ha sottolineato come il corpo femminile, in ambito dermatologico, sia spesso al centro di una tensione complessa: «Nel campo della dermatologia, il corpo femminile è spesso al centro di una tensione sottile: da un lato, la necessità di prendersene cura in senso medico; dall’altro le pressioni estetiche che spingono verso modelli di bellezza uniformi. In questo contesto, è fondamentale promuovere un approccio più etico e consapevole, che non si limiti a correggere ciò che è percepito come “difetto”, ma che sappia riconoscere e valorizzare la diversità dei corpi femminili, restituendo dignità e autenticità allo sguardo medico».
Le parole del dottor Nudo hanno evidenziato l’urgenza di una nuova sensibilità nel campo medico, capace di superare la mera adesione a canoni estetici omologanti per abbracciare una visione più umana e rispettosa delle individualità corporee. La partecipazione del dottor Nudo a questo importante appuntamento conferma il ruolo di Humanitas Castelli come centro attento alla qualità delle cure in ambito dermatologico.
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici