Che cosa si indica con il termine l’immunizzazione?
Si è in presenza di
immunizzazione quando un dato organismo acquista un’
immunità nei confronti di un determinato
antigene.
L’
immunizzazione può essere
attiva o
passiva:
- è attiva quando l’immunità viene acquisita attraverso la somministrazione di un vaccino. In questo caso la sua durata si protrae nel tempo e la protezione riguarda malattie epidemiche come l’influenza, la rosolia, il morbillo e il tifo
- è passiva quando l’immunità viene acquisita attraverso immunoglobuline. Protegge da patologie batteriche o virali come l’epatite, la varicella o la rabbia e ha una durata più breve.
Che cosa sono i linfociti?
I
linfociti sono
cellule del sangue che appartengono alla categoria dei
globuli bianchi. Insieme ai
macrofagi e ai
monociti sono il cuore dell’
immunità acquisita.
Si distinguono in:
- linfocitit B, che producono anticorpi che si legano all’antigene specifico contribuendo così alla sua distruzione
- linfociti T, che si sviluppano nel timo e sono suddivisi a loro volta in:
- linfociti T helper (DD4), che hanno il compito di organizzare l’azione di diverse cellule dell’immunità (come ad esempio i linfociti B, T e macrofagi) e di stimolare la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B in risposta agli antigeni
- linfociti T citotossici, che sono in grado di distruggere altre cellule.
Come agiscono i linfociti?
I
linfociti si occupano di produrre
immunoglobuline (anticorpi) o
tossine che siano in grado di provocare la
distruzione delle cellule batteriche o di tutte quelle cellule che vengono riconosciute come
estranee all’organismo, in attuazione dell’attività che viene definita
citotossica-killer.
I
linfociti possono anche produrre molecole come le
citochine e le
interleuchine in grado di stimolare l’attivazione la proliferazione di altri
linfociti. E possono richiamare nella sede dell’infezione altre cellule, come i
macrofagi o i
neutrofili, che sono coinvolte nella
risposta immunitaria.