I
broccoli sono ortaggi della famiglia delle
Brassicaceae che in Italia vengono raccolti nei mesi
tra settembre e marzo.
Quali sono le proprietà nutrizionali dei broccoli?
100 grammi di broccoli offrono un apporto di
circa 34 calorie. Nella stessa quantità sono presenti:
- 89,30 g di acqua
- 2,82 g di proteine
- 0,37 g di lipidi
- 1,70 g di zuccheri
- 2,6 g di fibre
- 89,2 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 0,639 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,573 mg di vitamina B5 (acido pantotenico)
- 0,175 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 0,117 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 0,071 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,78 mg di vitamina E (tocoferolo)
- 623 UI di vitamina A (retinolo)
- 63 µg di vitamina B9 (acido folico)
- 101,6 µg di vitamina K (naftochinone)
- 466 mg di fosforo
- 316 mg di potassio
- 33 mg di sodio
- 47 mg di calcio
- 21 mg di magnesio
- 0,73 mg di zinco
- 0,42 mg di ferro
- 0,210 mg di manganese
- 2,5 µg di selenio.
In questi ortaggi c’è inoltre la presenza, tra le altre sostanze, di
beta-carotene,
luteina/zeaxantina,
tiocianati,
indoli e
sulforafano.
Quando non bisogna mangiare broccoli?
Non si conoscono interazioni tra il consumo di
broccoli e l’assunzione di
farmaci o
altre sostanze.
Quali sono i possibili benefici dei broccoli?
I
broccoli contengono sostanze che hanno
proprietà antiossidanti e molecole che svolgono
azioni antitumorali.
Nel dettaglio: la vitamina C esercita
azione immunomodulatrice, combatte le infezioni e consente la
sintesi del collagene; la vitamina A ha effetti positivi sulla
salute di vista, pelle e mucosa; la vitamina K agevola la
coagulabilità del sangue; le vitamine del gruppo B promuovono il
metabolismo; i folati hanno effetti positivi sullo sviluppo del
sistema nervoso; il potassio agevola la
salute cardiovascolare; il fosforo e il calcio proteggono la
salute di ossa e denti.
Quali sono le controindicazioni dei broccoli?
I broccoli contengono
goitrogeni e quindi sono controindicati, e parzialmente pericolosi, per le persone che soffrono di problemi alla
tiroide.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Le
cozze sono molluschi della famiglia delle
Mytilidae abbondanti, per quanto riguarda l’Italia, nel
mare Adriatico ma abbastanza diffuse anche sul resto delle coste.
Quali sono le proprietà nutrizionali delle cozze?
100 grammi di cozze offrono un apporto di
circa 84 calorie, ripartite in questo modo: 56% proteine, 29% lipidi e 15% carboidrati.
Nella stessa quantità sono presenti:
- 82,1 g di acqua
- 11,7 g di proteine
- 2,7 g di lipidi
- 2,8 g di glicogeno
- 0,3 g di zuccheri solubili
- 1,6 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,16 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 0,12 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 54 µg di vitamina A (retinolo)
- tracce di vitamina C (acido ascorbico)
- 320 mg di potassio
- 290 mg di sodio
- 236 mg di fosforo
- 88 mg di calcio
- 44 mg di magnesio
- 5,8 mg di ferro
- 2,2 mg di zinco
- 1,2 mg di rame
- 49 µg di selenio
Quando non bisogna mangiare cozze?
Non si conoscono interazioni tra il consumo di
cozze e l’assunzione di
farmaci o
altre sostanze. In caso di dubbio si consiglia di rivolgersi al
proprio medico per un consulto.
Quali sono i possibili benefici delle cozze?
Le
cozze forniscono protezione all’organismo grazie all’apporto di
molti minerali. Il selenio è un buon
antiossidante e agisce favorevolmente sul funzionamento del
sistema immunitario. Anche la vitamina C aiuta ad aumentare le
difese antiossidanti e partecipa alla sintesi del
collagene.
La
riboflavina agisce nella regolamentazione dell’
umore, favorisce il buon utilizzo del ferro e partecipa alla
comunicazione fra le cellule nervose.
Gli
omega 3 sono, in particolare, alleati della salute del
cuore e delle
arterie.
Quali sono le controindicazioni delle cozze?
È bene evitare di consumare in maniera eccessiva le
cozze perché sono ricche di
sodio e
colesterolo, notoriamente nemici della
salute cardiovascolare.
I
molluschi possono essere fonte di
intolleranze alimentari e possono essere contaminati da
sostanze inquinanti.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
La
pesca è il frutto della pianta
Prunus persica, appartenente alla famiglia delle
Rosaceae.
È coltivata soprattutto in Europa e negli Stati Uniti e nel mondo ne esistono
numerose varietà, differenti tra loro per colore e dimensioni.
La stagione della sua
maturazione, in Italia, va
da giugno a settembre.
Quali sono le proprietà nutrizionali della pesca?
100 grammi di pesca offorno un apporto di
circa 30 calorie, ripartite in questo modo: 85% carboidrati, 12% proteine e 3% lipidi.
Nella stessa quantità sono presenti:
- 0,91 g di proteine
- 0,25 g di lipidi
- 9,54 g di carboidrati
- 1,5 g di fibre
- 0,806 mg di vitamina B3 (niacina)
- 6,6 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 0,024 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,153 mg di vitamina B5 (acido pantotenico)
- 0,025 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 0,73 mg di vitamina E (tocoferolo)
- 0,031 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 326 UI di vitamina A (retinolo)
- 2,6 µg di vitamina K (naftochinone)
- 190 mg di potassio
- 11 mg di fosforo
- 9 mg di magnesio
- 6 mg di calcio
- 0,61 mg di manganese
- 0,25 mg di ferro
- 0,17 mg di zinco
- 0,068 mg di rame.
Questi frutti contengono inoltre
beta-carotene e
flavonoidi tra cui la
luteina, la
zeaxantina e la
beta-criptoxantina.
Quando non bisogna mangiare pesche?
Non si conoscono
interazioni tra il
consumo di pesche e l’
assunzione di farmaci o altre sostanze. In casi di dubbio meglio chiedere
consiglio al proprio medico.
Quali sono i possibili benefici della pesca?
La presenza di
vitamina C, anche se non in grosse quantità, fanno della
pesca un alimento dalle
proprietà antiossidanti e utile per la
sintesi del collagene.
Grazie alla vitamina A, questo frutto è un prezioso alleato per la
salute di occhi, pelle e mucose e offre un certo apporto nella
prevenzione di tumori come quello al polmone o quello alla cavità orale.
Il ferro aiuta la
produzione di globuli rossi, il potassio agevola la
salute di arterie e cuore e il fluoro
protegge ossa e denti.
Quali sono le controindicazioni della pesca?
Nella
pesca sono presenti
silicilati che sono in grado di causare
reazioni pseudoallergiche anche di una certa intensità.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Il
ravanello è una radice, in particolare della pianta
Raphanus sativus della famiglia delle Brassicaceae.
È uno degli
ortaggi più coltivati e consumati del mondo. In
Italia la sua stagione è compresa tra i mesi di
aprile e
ottobre.
Quali sono le proprietà nutrizionali del ravanello?
100 grammi di ravanelli offrono un apporto di
circa 15 calorie, suddivise in questo modo: 63% carboidrati, 29% proteine e 8% lipidi. Nella stessa quantità sono presenti:
- 3,40 g di carboidrati
- 1,6 g di fibre
- 0,68 g di proteine
- 0,10 g di lipidi
- 14,8 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 0,254 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,071 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 0,039 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 7 UI di vitamina A (retinolo)
- 25 µg di vitamina B9 (acido folico)
- 1,3 µg di vitamina K (naftochinone)
- 233 mg di potassio
- 39 mg di sodio
- 25 mg di calcio
- 10 mg di magnesio
- 0,34 mg di ferro
- 0,28 mg di zinco
- 0,069 mg di manganese
- 0,050 mg di rame.
Il
ravanello è inoltre fonte di
carotenoidi, soprattutto
luteina/zeaxantina, di
sulforafano e di
indoli.
Quando non bisogna mangiare ravanello?
Non si conoscono
interazioni tra il consumo di
ravanello e l’assunzione di
medicinali o
altre sostanze. In caso di dubbio si consiglia di consultare il
proprio medico.
Quali sono i possibili benefici del ravanello?
La
vitamina C presente nei ravanelli li rende utili ad
aumentare le difese antiossidanti dell’organismo oltre che ad
aiutare il sistema immunitario, a
favorire la sintesi del collagene e a
combattere le infiammazioni.
Il calcio protegge la salute delle
ossa mentre il potassio quella
cardiovascolare. Il sulforafano contribuisce a difendere da vari tumori come quello della
prostata, del
colon, del
seno e dell’
ovaio.
Infine, gli indoli esercitano un’
azione detossificante.
Quali sono le controindicazioni del ravanello?
Il consumo di
ravanelli può compromettere il buon funzionamento della
tiroide perché contengono
goitrogeni, molecole di origine vegetale capaci di influire sul funzionamento di questa ghiandola. In presenza di dubbio meglio chiedere un
consunto al proprio medico.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Che cos’è il silicio?
Il
silicio, simbolo chimico
Si, è presente nel corpo solo in tracce. Per l’organismo umano rappresenta
un oligoelemento essenziale.
A che cosa serve il silicio?
Il
silicio è essenziale per la sintesi di
collagene ed
elastina ed è importante per la salute dei tessuti connettivi, le
ossa, la
cartilagine, i tendini e le
articolazioni. Il collagene agisce come impalcatura e fornisce
supporto tissutale, mentre l’elastina fornisce elasticità.
In aggiunta, il
silicio è importante per regolare la
permeabilità del
tessuto connettivo e della
pelle.
In quali alimenti è contenuto il silicio?
Il
silicio si trova in avena, barbabietole, orzo, soia, cereali integrali, radici ed erbe come borragine e ortica.
Qual è il fabbisogno giornaliero di silicio?
La
quantità giornaliera necessaria di
silicio è di
20-50 mg. Sfortunatamente, il
silicio spesso non viene assorbito correttamente. In alcuni casi, per far fronte a questa situazione, può essere utile
assumere integratori, naturalmente dopo aver consultato il proprio medico.
Quali sono le conseguenze della carenza di silicio?
La
carenza di silicio può causare
disidratazione e
unghie fragili. Anche la
pelle e i
capelli possono soffrire di questa carenza.
Quali conseguenze può avere l’eccesso di silicio?
Un
eccesso di silicio, prolungato nel tempo, è legato alla
silicosi, malattia che colpisce i
polmoni. In aggiunta, c’è stato un aumento del silicio nel cervello delle persone affette dalla
malattia di Alzheimer.
Il metodo migliore per ottenere il massimo dal
silicio è quello di mangiare cibi che lo contengono in grandi quantità.
Le
sorbole sono frutti originari dell’Europa del Sud e dell’Asia Minore, che vengono prodotti dalla pianta
Sorbus domestica della famiglia delle
Rosaceae.
Quando vengono raccolte non sono commestibili, lo diventano solo dopo il processo dell’
ammezzimento, simile a quello di
cachi e
nespole, che porta alla maturazione del frutto, contraddistinto da un
imbrunimento della polpa.
Quali sono le proprietà nutrizionali delle sorbole?
Nelle
sorbole sono presenti:
Non mancano inoltre, soprattutto nella
buccia,
composti fenolici.
Quando non bisogna mangiare sorbole?
Non sono note
interazioni tra il consumo di
sorbole e l’assunzione di
farmaci o altre sostanze. In caso di dubbio si consiglia di
rivolgersi al proprio medico per un consulto.
Quali sono i possibili benefici delle sorbole?
Le
sorbole hanno proprietà
diuretiche,
astringenti,
rinfrescanti,
detergenti e
tonificanti.
La presenza di vitamina C aiuta a
proteggere le cellule dall’azione dei
radicali liberi e favorisce il buon funzionamento delle
difese immunitarie. La vitamina C partecipa inoltre alla produzione del
collagene, proteina di cui sono noti i positivi influssi sulla
salute della pelle.
Dal punto di vista delle
proprietà antiossidanti si sottolinea anche la presenza di
composti fenolici.
Quali sono le controindicazioni delle sorbole?
Non si conoscono
controindicazioni al consumo di
sorbole.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Gli
spinaci sono un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae. La loro stagione di raccolta in
Italia va
da settembre a maggio.
Quali sono le proprietà nutrizionali degli spinaci?
100 grammi di spinaci offrono un apporto di
circa 25 calorie, suddivise in questo modo: 44% proteine, 36% carboidrati e 20% lipidi. Nella stessa quantità sono presenti:
- 91,40 g di acqua
- 3,63 g di carboidrati
- 0,42 g zuccheri
- 2,2 g di fibre
- 2,86 g di proteine
- 0,39 g di lipidi
- 9.377 UI di vitamina A (retinolo)
- 28,1 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 2,03 mg di vitamina E (tocoferolo)
- 0,078 mg vitamina B1 (tiamina)
- 0,724 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,195 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 0,189 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 482,9 µg di vitamina K (naftochinone)
- 194 µg di vitamina B9 (acido folico)
- 558 mg di potassio
- 99 mg di calcio
- 79 mg di sodio
- 79 mg di magnesio
- 49 mg di fosforo
- 2,71 mg di ferro
- 0,53 mg di zinco
- 0,897 mg di manganese
- 0,130 mg di rame.
Quando non bisogna mangiare spinaci?
Il consumo di
spinaci può creare interferenze con l’assunzione dei
farmaci anticoagulanti e con quella di
farmaci diuretici. In caso di
dubbio meglio chiedere consiglio al proprio
medico.
Quali sono i possibili benefici degli spinaci?
Notoriamente gli
spinaci sono ottimi apportatori di
ferro. Ma ben note sono anche le loro
proprietà antiossidanti e
antitumorali per la presenza di vitamina A, vitamina C, magnesio e carotenoidi.
La vitamina A è utile anche per la
protezione della pelle, delle
mucose e della
vista; la vitamina C rafforza le
difese immunitarie partecipa alla
sintesi del collagene; la vitamina K
protegge lo scheletro.
Tra i minerali, lo zinco agevola lo
sviluppo e la
crescita, il rame partecipa alla
produzione dei globuli rossi e il potassio difende la
salute cardiovascolare.
Negli spianaci sono inoltre presenti gli
omega 3, alleati della
salute di cuore e arterie, e le fibre solubili, che regolano il funzionamento dell’
intestino, riducono il rischio di contrarre il
cancro al colon e tengono sotto controllo l’assorbimento di
colesterolo e
zuccheri.
Quali sono le controindicazioni degli spinaci?
Negli
spinaci è presente l’
acido ossalico, molecola che agevola la produzione di
calcoli. Ci può essere inoltre la presenza di
coitrogeni elementi che possono influire negativamente sulla salute della
tiroide.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Che cos’è la valvola polmonare?
La
valvola polmonare è una delle quattro valvole presenti nel
cuore. Le altre tre sono:
valvola mitrale,
valvola tricuspide e
valvola aortica.
E posta tra il
ventricolo destro e l’
arteria polmonare e ha il compito di non permettere che il
sangue non ossigenato e ricco di anidride carbonica
torni sui suoi passi e rientri nel ventricolo invece di proseguire il suo giusto cammino verso i
polmoni.
Com’è strutturata la valvola polmonare?
La
valvola polmonare è costituita soprattutto da
collagene ed è formata da tre membrane, dette
cuspidi a forma di mezzaluna.
È connessa alla
parete del cuore attraverso un
anello muscolare.
Qual è la funzione della valvola polmonare?
La funzione della
valvola polmonare è impedire che il sangue non ossigenato
rientri nel ventricolo destro invece di proseguire il tragitto nell’
arteria polmonare.
La presenza di
difetti congeniti o di
patologie legate alla valvola polmonare possono provocare problemi come la
stenosi valvolare polmonare, che corrisponde al
restringimento dell’orifizio attraverso cui trascorre il sangue, patologia su cui si può intervenire con un intervento di
valvuloplastica con palloncino.
Che cos’è lo zolfo?
Lo zolfo, il cui simbolo chimico è S, è un macroelemento, cioè uno dei minerali presenti nell’organismo in maggiore quantità. Il corpo di un adulto ne contiene circa 140 g, principalmente sotto forma di proteine come la cheratina.
A che cosa serve lo zolfo?
Lo zolfo è presente nei cosiddetti amminoacidi di zolfo. Tra questi, metionina e cisteina sono usati per costruire sia le proteine con un ruolo strutturale (come la cheratina e il collagene) che gli enzimi coinvolti nelle numerose reazioni che si verificano nell’organismo.
La taurina, al contrario, è coinvolta nella produzione di acidi biliari. Inoltre, gli amminoacidi dello zolfo sono utilizzati nella produzione di altre importanti molecole come la biotina, il coenzima A, l’acido lipoico e il glutatione.
Lo zolfo partecipa anche alla respirazione cellulare.
In quali alimenti è contenuto lo zolfo?
Lo zolfo è presente in tutti gli alimenti ricchi di proteine: carni rosse, legumi, pesce, carni bianche e latte. Uno dei cibi più ricchi di questo minerale è il tuorlo d’uovo, ma anche cipolle, aglio, verza, cavoli di Bruxelles e rape sono una buona fonte di questa sostanza.
Quantità inferiori di zolfo si trovano nella frutta secca, cavolo, lattuga, cavolo, fuco e lampone.
Qual è il fabbisogno giornaliero di zolfo?
Non è raccomandata l’assunzione giornaliera di zolfo. In effetti, le esigenze dell’organismo vengono soddisfatte abbastanza facilmente con il cibo. In base alle stime, si stima che circa 850 mg di questo minerale al giorno sono sufficienti per le esigenze di base del nostro organismo.
Quali conseguenze può avere la carenza di zolfo?
La carenza di zolfo generalmente non comporta sintomi evidenti.
Quali conseguenze può avere l’eccesso di zolfo?
Non esistono prove evidenti che un eccesso di zolfo possa causare particolari sintomi o problemi di salute.
È vero che lo zolfo migliora la salute di unghie e capelli?
È conosciuto anche come il “minerale della bellezza”, perché aiuta a mantenere in salute non solo unghie e capelli, ma anche la pelle. Il motivo è che è un importante componente della cheratina che conferisce struttura, forza e resistenza, appunto, a pelle, unghie e capelli.