Che cos’è l’atrofia muscolare?
L’atrofia muscolare è una situazione in cui si registra una diminuzione del volume e della funzionalità delle masse muscolari che è causata dalla diminuzione del volume delle cellule che le compongono e della sostanza intercellulare.
Quali sono le cause dell’atrofia muscolare?
L’atrofia muscolare può essere causata da condizioni di natura fisiologica come l’invecchiamento o di natura patologica, per la presenza di malattie come: borsite, piede diabetico, sindrome del tunnel carpale, cirrosi epatica, botulino, sifilide, poliomielite.
Quali sono i rimedi contro l’atrofia muscolare?
La cura dell’atrofia muscolare dipende dalla sua causa: occorre individuarla e intervenire su questa.
L’atrofia muscolare, quando rivolgersi al proprio medico?
L’atrofia muscolare deve sempre essere portata a conoscenza del proprio medico, soprattutto quando è associata a una delle patologie, già diagnosticata, sopra esposte.
Che cos’è il dolore articolare?
Il
dolore articolare è una manifestazione dolorosa che colpisce una o più
articolazioni del corpo:
spalla,
gomito,
polso,
anca,
ginocchio e
caviglia.
Quali sono le cause del dolore articolare?
Il
dolore articolare in genere trae origine da patologie che si presentano in età avanzata, ma può essere generato anche da altre patologie, come artrite, artrite reumatoide, borsite, artrosi, gotta, ipotiroidismo, epatite,
morbo di Crohn, osteoporosi,
tendinite, tenosinovite, psoriasi, sindrome premestruale.
Può anche essere conseguenza di
traumi o
fratture ossee.
Come si manifesta il dolore articolare?
Il
dolore articolare si presenta con un dolore alle
ossa e alle
articolazioni profondo e continuo, spesso accompagnato da
infiammazione e
gonfiore.
Quali sono i rimedi contro il dolore articolare?
Per contrastare e ridurre il
dolore articolare è necessario intervenire sulla
causa che ne sta alla base.
Se la causa è un’
artrite o l’
artrosi, sotto stretto constrollo medico, sarà possibile intervenire con
farmaci antidolorifici e
antinfiammatori.
A seconda della gravità, negli altri casi sarà possibile intervenire con
massaggi,
bagni caldi, applicazioni con
ultrasuoni o sedute di
fisioterapia sempre da associare al riposo.
Dolore articolare, quando rivolgersi al proprio medico?
In presenza di
dolore articolare è necessario rivolgersi al proprio
medico curante nei casi in cui:
- il dolore persista per tre o più giorni e sia associato a febbre, gonfiore o arrossamento della parte interessata
- dolore intenso che renda difficoltoso il movimento
- dolore che sia conseguenza di un trauma o di una contusione, situazione che può dover richiedere, a seconda della sua gravità, un passaggio al più vicino pronto soccorso.
Area medica di riferimento per il dolore articolare
In
Humanitas Castelli Bergamo l’area medica di riferimento per il
dolore articolare è l’
Unità Operativa di Ortopedia, Chirurgia articolare e Traumatologia dello sport.
Che cos’è il gonfiore articolare?
Il
gonfiore articolare è il classico sintomo di un
accumulo di liquidi nei tessuti molli che circondano le articolazioni. Può essere associato a rigidità,
dolore e in alcuni casi anche a
febbre.
Quali malattie si possono associare al gonfiore articolare?
Tra le
patologie che possono essere associate a
gonfiore articolare ci sono: infezioni delle articolazioni, lupus eritematoso sistemico, pseudogotta, psoriasi, spondilite anchilosante, tendinite, tenosinovite, acromegalia, amiloidosi, artrite psoriasica, artrite reattiva, artrite reumatoide, artrite settica, artrosi, borsite, gotta.
Quali sono i rimedi contro il gonfiore articolare?
Il rimedio migliore dipende dalla causa del
gonfiore articolare. In presenza di
traumi, gli impacchi con il ghiaccio possono ridurre sia il
dolore sia il
gonfiore. Anche tenere l’articolazione sollevata rispetto al livello del cuore può essere d’aiuto.
Nel caso in cui entrino in gioco specifiche
patologie è però necessario seguire delle terapie mirate che possono variare da caso a caso.
Con gonfiore articolare quando rivolgersi al proprio medico?
Con
gonfiore articolare è consigliabile rivolgersi al medico in caso di
febbre, se si tratta della conseguenza di un
trauma o se non si riesce a capirne le cause.
Che cos’è la paralisi muscolare (atrofia)?
La
paralisi muscolare (atrofia) è una condizione che si caratterizza per la
riduzione di volume e una
degenerazione funzionale dei muscoli imputabili alla diminuzione di volume delle singole cellule che li compongono e della sostanza intercellulare. I motivi possono essere fisiologici (come accade, ad esempio, nell’
invecchiamento) o patologici (come accade, ad esempio, in alcune
malattie).
La
paralisi muscolare è di fatto la
perdita della funzionalità muscolare. Le forme in cui questa si manifesta sono due:
- flaccida, detta anche “periferica” o “atrofica”, che si caratterizza per la perdita della motilità volontaria che si accompagna a una diminuzione del tono muscolare (i muscoli appaiono assottigliati e flaccidi ed è quello che accade, ad esempio, in caso di infezione da botulismo)
- spastica, che è la perdita della motilità volontaria; essa si accompagna a un aumento del tono muscolare determinando il perenne stato di contrattura (spasticità) dei muscoli (è quello che accade, ad esempio, in caso di infezione da tetano). La paralisi flaccida può interessare anche singoli specifici muscoli.
Quali malattie si possono associare alla paralisi muscolare?
Tra le
patologie associabili alla
paralisi muscolare ci sono le seguenti: lebbra, piede diabetico, poliomielite, sifilide, borsite, botulismo, cirrosi epatica, ittiosi,
sindrome del tunnel carpale.
Si ricorda come
questo elenco non sia esaustivo e che è
sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia.
Quali sono i rimedi contro la paralisi muscolare?
Dal momento che le
cause che conducono all’
atrofia muscolare sono numerose, i rimedi da attuare devono essere
adatti alla singola situazione e dipendono dall’individuazione della
patologia che ne sta alla base.
Con paralisi muscolare quando rivolgersi al proprio medico?
In caso di
atrofia e
paralisi muscolare flaccida è sempre consigliabile
rivolgersi al proprio medico per un consulto, soprattutto se si soffre di una delle
patologie associate (si veda, al riguardo, l’elenco delle patologie associate).