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La nuova équipe di otorinolaringoiatria in Humanitas Castelli. Per gli adulti e, soprattutto, i bambini

Nell’ospedale Humanitas Castelli di Bergamo è attiva da qualche giorno una nuova équipe di otorinolaringoiatria. A guidarla è il dottor Giovanni Cugini che, dopo diversi anni di esperienza presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, porta ora la sua professionalità a Bergamo, riattivando la storica tradizione della Clinica Castelli nella cura clinica e chirurgica delle patologie di gola, orecchio e naso, negli adulti e, specialmente, nei più piccoli.

Quali sono le patologie pediatriche otorinolaringoiatriche più diffuse in età pediatrica? Quali sono le soluzioni terapeutiche? L’abbiamo chiesto al nuovo responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Humanitas Castelli.

Dottor Cugini, in che cosa consiste l’attività di otorinolaringoiatria pediatrica che porterete avanti?

«Il nostro primo approccio con il giovane paziente viene attuato attraverso lo svolgimento di una visita ambulatoriale in cui con l’ausilio dei genitori, si provvede prima di tutto a ricostruire la storia clinica del piccolo e i suoi sintomi e, in seguito, a formulare una diagnosi da completare, se necessario, con esami strumentali non invasivi».

Quali tipi di esami possono essere richiesti?

«Tra gli esami eseguibili a livello pediatrico ci sono l’esame audiometrico e impedenzometrico con cui si valuta la capacità uditiva dei giovani pazienti e la mobilità o elasticità della membrana timpanica. Oppure la rinoscopia a fibre ottiche flessibili che è ben tollerata anche dai bimbi più piccoli e serve per identificare la presenza di adenoidi (in fondo alla cavità nasale) e valutare lo stato di salute delle corde vocali».

Quali sono gli interventi di chirurgia pediatrica più comuni?

«Gli interventi chirurgici di otorinolaringoiatria pediatrica più comuni e noti a tutti i genitori sono l’adenoidectomia, che consiste nell’asportazione delle adenoidi così da migliorare la respirazione nasale e permettere una migliore areazione dell’orecchio, e la tonsillectomia con cui vengono asportate le tonsille palatine».

In quali casi è indicata l’operazione chirurgica per le tonsille?

«L’intervento chirurgico alle tonsille, questo vale anche per gli adulti, è richiesto per la maggior parte dei casi in cui ci sia presenza di ricorrenti infezioni tonsillari o di otiti ricorrenti. Ma può essere indicato anche in caso di ostruzioni respiratorie che causano russamento e sonno disturbato o quando c’è l’esigenza di migliorare l’efficacia dell’uso di apparecchi dentari».

Da quale età possono essere effettuati interventi di chirurgia pediatrica?

«Tutta l’attività di chirurgia pediatrica viene effettata a partire dall’età di tre anni».

La vostra équipe esegue anche interventi che riguardano l’orecchio dei più piccoli?

«Sì. Eseguiamo interventi come la miringoplastica, che consiste nella ricostruzione della membrana timpanica – utilizzando una fascia muscolare prelevata al momento dell’intervento in prossimità dell’orecchio – che può presentare perforazioni di varia grandezza causate da infezioni ricorrenti o traumi. Oppure come la miringocentesi con o senza posizionamento di un tubicino di ventilazione, che viene inserito nella membrana timpanica quando si è in presenza di un’otite persistente che provoca un versamento di secrezioni mucose dense all’interno dell’orecchio».

E qual è la vostra attività in relazione al naso?

«Molti bambini soffrono di perdita di sangue dal naso frequente, la cosiddetta epistassi, che non sempre è risolvibile con cure mediche locali, come unguenti nasali o sostanze di rinforzo dei capillari, ad esempio derivati del mirtillo. In questi casi può essere necessario procedere con un’intervento di coagulazione di varici e/o arteriole del setto nasale con cui vengono “bruciate” le zone sanguinanti. È una pratica indolore che viene eseguita in anestesia locale».

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