Il caldo estivo porta con sé un desiderio di refrigerio che può essere soddisfatto buttandosi nelle acque del mare o delle piscine. Un’abitudine per molti versi salutare, che però può comportare alcuni rischi per la salute degli occhi, soprattutto di quelli dei soggetti più sensibili come i bambini, i portatori di lenti a contatto e chi soffre di secchezza oculare.
Parliamo di queste problematiche con il dottor Davide Allegrini, specialista del Centro Oculistico di Humanitas Castelli e il dottor Giovanni Gurreri, oculista di Humanitas Castelli.
Cominciamo dall’acqua del mare. Da dove possono sorgere i problemi agli occhi?
«L’alta concentrazione di sale e iodio può creare uno squilibrio nell’idratazione dell’occhio, provocando bruciore, arrossamento e una fastidiosa sensazione di corpo estraneo. Un rischio di irritazioni che può essere accentuata, in particolare, dall’esposizione prolungata in presenza di vento e sole. L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala da sempre che le acque balneari, se non adeguatamente controllate, possono essere veicolo di batteri e virus in grado di causare infezioni oculari».
E in piscina, invece, quali sono le eventuali cause di irritazioni oculari?
«Il problema nasce dal fatto che il cloro che viene utilizzato per disinfettare l’acqua delle piscine può alterare il film lacrimale e irritare la superficie dell’occhio. Un rischio che diventa ancor più elevato nel caso dei bambini, che tendono a tenere gli occhi aperti sott’acqua o a strofinarli con le mani sporche. In questo caso si possono anche sviluppare congiuntiviti chimiche o infettive».
Quali sono i sintomi più comuni legati alle irritazioni oculari?
«I sintomi più comuni dell’irritazione oculare dopo un bagno in mare o in piscina sono arrossamento o prurito agli occhi, lacrimazione e fotofobia, cioè una forte e innaturale sensibilità alla luce».
Come possono essere protetti, gli occhi, dal rischio di infezioni?
«È consigliato l’uso di occhialini da nuoto ben aderenti, soprattutto nei bambini. Dopo ogni bagno, è utile risciacquare gli occhi con acqua dolce o soluzione salina sterile, evitando di strofinarsi. Per chi porta lenti a contatto, è preferibile rimuoverle prima di entrare in acqua o utilizzare lenti giornaliere da smaltire subito dopo. È importante anche mantenere una buona idratazione oculare con lacrime artificiali, specialmente per chi passa molto tempo all’aria aperta. È bene inoltre che i genitori tengano sotto controllo il tempo che i bambini trascorrono in acqua, insegnando loro a proteggere gli occhi ed evitando giochi violenti o tuffi in piscine affollate. Se i sintomi descritti in precedenza persistono per più di 24 ore o compaiono secrezioni, dolore o disturbi visivi, è necessario consultare uno specialista».
Tutto questo si accompagna ai fastidi che possono essere provocati anche dalla luce solare…
«Sì, l’intensa luce solare estiva può essere deleteria per gli occhi, quindi è molto consigliato l’uso di occhiali da sole con filtro UV certificato, fondamentale per evitare ulteriori danni da raggi ultravioletti. La prevenzione è semplice ma fondamentale. È sufficiente qualche piccolo accorgimento per godersi l’estate senza mettere a rischio la salute degli occhi, che sono tra gli organi del nostro corpo più esposti e delicati durante la bella stagione”.
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