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Cosa è la manovra di Valsalva contro il mal d’orecchio in aereo

Quando ci sono variazioni altitudinali o pressorie improvvise, in particolare durante i viaggi in aereo, le escursioni montagne (spesso quando si sale in quota con la funivia) e immersioni subacquee, è facile avvertite dolore all’orecchio, senso di ovattamento e calo dell’udito.

Se queste sensazioni sono lievi e passeggere, si torna in breve tempo alla normalità, in caso contrario possiamo trovarci davanti a un quadro di otite barotraumatica che consiste in un danno all’orecchio causato da una rapida e importante variazione di pressione atmosferica esterna e quella all’interno dell’orecchio.

Come alleviare i sintomi? L’abbiamo chiesto agli specialisti dell’équipe di Otorinolaringoiatria di Humanitas Castelli, esperta nel trattamento della patologie legate all’orecchio.

Cosa può aiutarci quando sentiamo fastidio alle orecchie durante un cambio di pressione?

“Usare un vasocostrittore nasale topico 30-60 prima di viaggi aerei e in montagna o immersioni subacquee, può aiutare a prevenire i sintomi. Anche sbadigliare, masticare chewing gum e anche la manovra di Valsalva (in cui si respira tenendo chiusi contestualmente naso e bocca) possono aiutare a compensare la pressione, ma se c’è un’ostruzione importante tra l’orecchio e il naso non saranno efficaci”.

Prima di praticare queste attività il consiglio è di sottoporsi ad una visita specialista?

“Sì, in chiave preventiva, chi fa viaggi frequenti in aereo o decide di dedicarsi a sport subacquei o alpini dovrebbe sottoporsi a una valutazione anatomica otorinolaringoiatrica per verificare se ci sono sensibili deviazioni del setto nasale o ipertrofia/malformazione dei turbinati nasali”.

I bambini sono i più esposti a questi fastidi?

“Sì, i più piccoli sono più esposti allo scompenso pressorio perché l’anatomia dell’orecchio è diversa nell’infanzia, inoltre in tenera età c’è la difficoltà di comunicare al piccolo come compensare. Prima di un viaggio con variazioni di pressioni si dovrebbe cercare di tenere il naso dei bambini ben libero, lavandolo ripetutamente con soluzione o spray fisiologico. Il pediatra potrà anche consigliare un vasocostrittore nasale”.

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