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Terapia fotodinamica


Che cos’è la terapia fotodinamica?

La terapia fotodinamica (PhotodynamicTeraphy o PDT) è il trattamento dermatologico con cui è possibile curare varie condizioni patologiche o estetiche che riguardano la pelle: acne, cheratosi attiniche o solari, lesioni dovute a invecchiamento cutaneo, lesioni per fotodanneggiamento, lesioni pre-tumorali e lesioni tumorali.

Si basa sull’uso di una luce rossa a Led combinata all’applicazione sulla pelle di una crema a base di una sostanza fotosensibilizzante capace di innescare una reazione ossidativa che porta all’eliminazione delle cellule dell’epidermide patologiche e alla loro sostituzione con cellule nuove.

 

A che cosa serve la terapia fotodinamica?

La terapia fotodinamica viene utilizzata per curare cheratosi attiniche del viso e del cuoio capelluto, oltre a diverse condizioni dermatologiche dal punto di vista oncologico ed estetico.

In campo oncologico viene utilizzata per trattare:

  • lesioni pre-tumorali e tumorali
  • carcinoma basocellulare
  • carcinoma a cellule squamose (malattia di Bowen).

In campo estetico, sempre eseguita da personale medico specializzato, viene utilizzata per curare:

  • danni da esposizione al sole a volto, decolletèe e mani (fotodanneggiamento)
  • acne
  • brufoli.

 

Quando e come si svolge la terapia fotodinamica?

La terapia fotodinamica viene disposta a seguito di una visita dermatologica in cui venga individuata una tipologia di lesione cutanea per la cui cura il medico specialista ritiene di doverne fare uso.

Per eseguirla, in primo luogo, sulla pelle del paziente, in corrispondenza della lesione, viene applicata una crema a base di acido aminolevunico. La parte di pelle interessata viene in seguito coperta da un bendaggio così che la sostanza raggiunga le cellule danneggiate e favorisca una reazione ossidativa che, grazie alla successiva applicazione della luce rossa a Led, porta alla loro distruzione. L’esposizione alla luce dura circa dieci minuti.

In caso di lesioni cheratosiche può essere necessario un pre-trattamento di eliminazione delle crosticine più voluminose che potrebbero ostacolare l’azione della crema.

 

Pro e contro della terapia fotodinamica

La terapia fotodinamica è molto spesso efficace e presenta un basso rischio di effetti collaterali, correlati al tipo di lesione e alla profondità della stessa.

L’effetto collaterale più frequente è il leggero bruciore/dolore che può essere provato durante l’esposizione alla luce o, in genere in modo transitorio, nelle 48 ore successive all’applicazione. In alcuni casi, inoltre, per alcuni giorni può presentarsi un’infiammazione della pelle.

Sono tutti sintomi destinati a scomparire da soli nel giro di una-due settimane, in ogni caso è bene che al medico curante siano segnalate tutte le manifestazioni che possano in qualche modo essere colegate all’esecuzione del trattamento.

 

Norme di preparazione della terapia fotodinamica

I pazienti che devono sottoporsi alla terapia fotodinamica devono evitare l’utilizzo di trucchi, cosmetici, creme, lozioni e deodoranti sulla parte interessata dal trattamento, a partire da tre giorni prima.

Una volta applicata la benda, il paziente deve tenerla per almeno tre ore per permettere alla crema di penetrare nella cute e interagire con le cellule danneggiate. In tutto questo tempo lo stesso paziente non deve né fumare né svolgere attività fisica.

 

Controindicazioni alla terapia fotodinamica

In genere la terapia fotodinamica è efficace e ben tollerata da tutte le persone.

È però controindicata nei pazienti che soffrono di fotosensibilità, porfiria o xeroderma pigmentosum e in tutti coloro che, nel mese precedente, hanno ricevuto un trattamento con acido retinoico.

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