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Chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS)


Che cos’è la chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS)?

La chirurgia endoscopica rinosinusale (FESS Functional Endoscopic Sinus Surgery) è un approccio endoscopico minimamente invasivo ai seni paranasali, le cavità aerate collocate nel massiccio-facciale che sono soggette a infiammazioni, infezioni, degenerazioni polipoidi e processi neoplastici benigni e anche maligni (questi ultimi molto rari).

L’intervento chirurgico endoscopico consente l’accesso a tutte le cavità paranasali senza che vi sia necessità di praticare incisioni al volto.

Il suo scopo è quello di ripristinare una corretta via di drenaggio mucoso tra i seni paranasali e la cavità nasale, in particolare quando un’architettura complicata dell’osso massiccio-facciale impedisce che vi sia un corretto drenaggio delle secrezioni, favorendo così il cronicizzarsi dell’infiammazione divenendo rinosinusite cronica.

Per chi è indicata la chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS)?

L’incidenza delle rinosinusite cronica con o senza poliposi nasale è di circa 80-100 nuovi casi all’anno su 100mila persone. La prevalenza invece è variabile e va dal 5 al 27% della popolazione. Si tratta quindi di una malattia assai frequente, che porta a consulto medico una larga fetta di pazienti.

L’intervento chirurgico di chirurgia endoscopica dei seni paranasali è indicato per quei pazienti che non rispondono ad adeguata terapia medica sistemica o locale e che lamentano disturbi come ostruzione nasale persistente, rinorrea cronica, disturbi del sonno, disturbi dell’olfatto, senso di peso al volto.

Gli esami preoperatori prevedono l’esecuzione di un esame endoscopico delle fosse nasali e di una TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto. La risonanza magnetica, invece, viene indicata solo in casi selezionati.

Prima di arrivare alla opzione chirurgica il paziente viene inviato a studi allergologici, pneumologici e, a volte, anche immunologici.

Come viene eseguita la chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS)?

La chirurgia endoscopica dei seni paranasali prevede in genere l’induzione di anestesia generale. In alcuni casi selezionati, la programmazione può essere in regime di Day Surgery, ovvero senza che vi sia ricovero di una notte.

La procedura chirurgica viene eseguita interamente dall’interno del naso, senza la necessità di accessi esterni e quindi senza lasciare cicatrici di alcun tipo sul volto, e si avvale di fibre ottiche rigide e di strumentazioni dedicate.

L’obiettivo della chirurgia è quello di ristabilire il corretto drenaggio mucoso fra naso e seni paranasali, attraverso l’allargamento degli spazi di transizione fra questi due ambienti.

Quando necessario, grazie all’adeguato inquadramento del paziente, l’intervento sui seni paranasali può essere associato, in un unico ambito operatorio, a procedure volte a correggere altre anomalie nasali, come la correzione delle deviazioni del setto nasale (settoplastica) o la riduzione dei turbinati inferiori (turbinoplastica).

Al termine dell’intervento al paziente vengono applicati tamponi di consistenza morbida nelle cavità nasali, che verranno rimossi un paio d’ore dopo. Se consentito dalla sua condizione clinica, il paziente potrà essere dimesso in giornata.

Follow up

Dopo una o due settimane dalla procedura chirurgica endoscopica dei seni paranasali sono previsti controlli ambulatoriali volti a verificare il buon esito della stessa.

Il trattamento medico locale post-operatorio è utile al fine di ridurre la probabilità di recidiva di malattia. A questo fine è auspicabile la collaborazione con altri specialisti, come allergologi, pneumologi o immunologi.

L’esecuzione della chirurgia endoscopica dei seni paranasali richiede particolari preparazioni?

Non sono necessarie preparazioni specifiche all’intervento. Una volta concordato con il paziente il giorno dell’intervento, si programma l’usuale routine pre-ricovero in maniera del tutto simile a quella di qualunque altro intervento chirurgico, che consiste nell’esecuzione di esami ematici di routine e di una visita anestesiologica che preveda gli accertamenti ritenuti necessari dall’anestesista.

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