L’enzalutamide è un farmaco antitumorale, un inibitore del recettore degli androgeni la cui attività consiste nel bloccare l’attività del testosterone.
A che cosa serve l’enzalutamide?
L’enzalutamide è usato per curare, in particolare, alcuni tipi di cancri metastatici alla prostata.
Come si assume l’enzalutamide?
L’assunzione di enzalutamide avviene per via orale.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di enzalutamide?
Dall’assunzione di enzalutamide possono generarsi vari effetti collaterali, tra cui: mal di testa, diarrea, vampate di calore, capogiri, stanchezza, insonnia, debolezza muscolare e male diffuso alla schiena, dolori alle ossa, dolori muscolari e dolori articolari.
È bene contattare in tempi brevi un medico se si dovessero manifestare sintomi come: rash, orticaria, prurito, difficoltà respiratorie, ansia, gonfiore di volto, bocca, labbra e lingua, stato confusionale, problemi di memoria, convulsioni, fiato corto.
Quali sono le controindicazioni all’uso di enzalutamide?
Bisogna evitare di assumere enzalutamide se già si stanno seguendo trattamenti a base di altri farmaci o principi attivi, tra cui: alfentanil, apixaban, artemether-lumefantrina, avanafil, diidroergotamina, ergotamina, fentanil, axitinib, bortezomib, bosutinib, cabazitaxel, crizotinib, ciclosporine, dabigartan, ivacaftor, lurasidone, mifepristone, fenitoina, pimozide, inibitori delle proteasi, chinidina, rilpivirina, rivaroxabanm, roflumilast, sirolimus, tacrolimus, ticagrelor, vandetanib o vincristina.
In previsione dell’utilizzo di questo farmaco è importante che il proprio medico sia informato di:
- allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o ad alimenti
- altri medicinali, fitoterapici o integratori che si stanno assumendo, in particolare quelli elencati sopra, cui si aggiungono altri tra cui: gemfibrozil, itraconazolo, bosentan, carbamazepina, efavirenz, etravirina, modanafil, nafcillina, fenobarbital, rifamicine, iperico, brentuzimab, elvitegravir, estradiolo valerato, omeprazolo, uliprostal o warfarin
- presenza attuale o passata di problemi al fegato o ai reni, di problemi ai vasi sanguigni, convulsioni, traumi cranici, ictus o attacco ischemico transitorio
- gravidanza o allattamento al seno, anche per l’uomo quando è coinvolta la compagna.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.


