Che cosa sono i basofili?
I
basofili sono
globuli bianchi prodotti dal
midollo osseo.
Così come i
neutrofili e gli
eosinofili, i
basofili rilasciano alcune sostanze chimiche, come l’
istamina e l’
eparina, che sono utili per la mediazione delle
risposte allergiche e infiammatorie.
In particolare, questi globuli
bianchi sono collegati alle risposte predisposte nei confronti delle
allergie in genere e alla presenza di alcuni tipi di
parassiti tra cui i
vermi intestinali.
La presenza di
basofili aumenta quando c’è presenza di alcune patologie come l’
artrite reumatoide giovanile, la
rettocolite ulcerosa, alcune malattie endocrine come l’
ipotiroidismo e il
diabete, alcune infezioni come la
varicella e quando si sta seguendo una cura a base di
farmaci estrogeni.
Che cosa sono i globuli bianchi?
I
globuli bianchi, chiamati anche
leucociti, sono cellule presenti nel
sangue che fanno parte del
sistema immunitario e cui è demandato il compito di difendere l’organismo dall’attacco portato da
microrganismi patogeni o da
corpi estranei che penetrano nell’organismo attraverso la
cute o le
mucose.
Più precisamente, i
globuli bianchi sono posti a difesa dell’organismo nei confronti di
infezioni di varia natura, come quelle che vengono originate da
virus,
batteri,
parassiti e
miceti.
Distinzione dei globuli bianchi
I
globuli bianchi sono divisi in
sei sottogruppi, ognuno dei quali ha funzioni distinte di difesa del’organismo:
- basofili, che difendono da allergie e alcuni parassiti
- eosinofili, che difendono dai parassiti
- neutrofili, che agiscono inglobando e distruggendo le particelle estranee
- linfociti, che si incaricano delle specifiche risposte immuni
- monociti, che difendono, anch’essi, da allergie e parassiti
- cellule dendritiche, che attivano le difese immunitarie in presenza di un attacco che proviene dall’esterno.
L’esame dei leucociti (globuli bianchi)
Il
livello di leucociti (globuli bianchi) nel sangue viene verificato attraverso un
prelievo che viene effettuato da una
vena del braccio.
Che cos’è l’immunità?
L’
immunità è la capacità che l’organismo ha di
reagire e quindi
resistere all’attacco di
agenti patogeni.
Esistono due tipi di
immunità:
- immunità innata, presente fin dalla nascita e fondamento del sistema immunitario. Rappresenta la prima linea di difesa utilizzata dal nostro organismo contro le infezioni. Ha la caratteristica di essere aspecifica, cioè di non essere in grado di produrre risposte specifiche e mirate ai vari agenti patogeni.Fanno parte di questo tipo di immunità i linfociti NK, i mastociti, gli eosinofili, i neutrofili, i macrofagi e le cellule dendritiche
- immunità acquisita, o adattativa, che consiste nell’insieme delle risposte specifiche che vengono attivate dal sistema immunitario quando c’è una presenza di agenti patogeni. È caratterizzata dalla memoria e dalla specificità: si ricorda dei patogeni e dei vaccini con cui è entrata in contatto ed è in grado di riconoscere lo specifico agente estraneo responsabile del caso in oggetto.
Che cos’è l’immunità aspecifica o innata?
L’
immunità aspecifica o innata è detta anche immunità naturale o costitutiva o ereditaria ed è l’immunità che è
presente fin dalla nascita ed è la prima difesa dei soggetti il cui
sistema immunitario non ha ancora avuto il suo
completo sviluppo e non è quindi ancora in grado di fornire specifiche
risposte agli agenti patogeni.
Di questo
sistema fanno parte i
mastociti, i
linfociti NK, i
basofili, i
macrofagi, gli
eosinofili, le
cellule dendritiche e i
neutrofili, tutte cellule che sono in grado di
identificare ed eliminare gli agenti patogeni.
Com’è strutturato l’immunità aspecifica o innata?
La linea difensiva messa in campo dall’
immunità aspecifica o innata è basata su:
- barriere anatomiche, corrispondenti alla cute e alle mucose che con la loro struttura impediscono l’entrata nell’organismo dei microrganismi patogeni
- barriere fisiologiche, tra cui la temperatura (molti microorganismi non sopravvivono a temperature elevate), il PH (i microrganismi ingeriti vengono distrutti nello stomaco dall’acidità gastrica) e i fattori solubili (che contribuiscono a generare un sistema antivirale generalizzato)
- meccanismi di endocitosi /fagocitosi, grazie ai quali le cellule possono captare il materiale extracellulare che le circonda – come ad esempio certi microrganismi patogeni – annientando il loro effetto sull’organismo
- barriere infiammatorie, che vengono attivate in risposta a segnali chimici emessi dalle cellule che vengono attaccate da un microrganismo patogeno.
Qual è la funzione dell’immunità aspecifica o innata?
L’
immunità aspecifica o innata è la difesa che si attiva in
modo naturale nei soggetti che
non hanno ancora sviluppato un proprio sistema immunitario.
Grazie a questo tipo di immunità possono essere
prevenute le infezioni e possono essere
eliminati gli agenti patogeni anche nell’ambito delle risposte immunitarie specifiche.
Che cosa sono i linfociti?
I
linfociti sono
cellule del sangue che appartengono alla categoria dei
globuli bianchi. Insieme ai
macrofagi e ai
monociti sono il cuore dell’
immunità acquisita.
Si distinguono in:
- linfocitit B, che producono anticorpi che si legano all’antigene specifico contribuendo così alla sua distruzione
- linfociti T, che si sviluppano nel timo e sono suddivisi a loro volta in:
- linfociti T helper (DD4), che hanno il compito di organizzare l’azione di diverse cellule dell’immunità (come ad esempio i linfociti B, T e macrofagi) e di stimolare la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B in risposta agli antigeni
- linfociti T citotossici, che sono in grado di distruggere altre cellule.
Come agiscono i linfociti?
I
linfociti si occupano di produrre
immunoglobuline (anticorpi) o
tossine che siano in grado di provocare la
distruzione delle cellule batteriche o di tutte quelle cellule che vengono riconosciute come
estranee all’organismo, in attuazione dell’attività che viene definita
citotossica-killer.
I
linfociti possono anche produrre molecole come le
citochine e le
interleuchine in grado di stimolare l’attivazione la proliferazione di altri
linfociti. E possono richiamare nella sede dell’infezione altre cellule, come i
macrofagi o i
neutrofili, che sono coinvolte nella
risposta immunitaria.
Che cosa sono i monociti?
I
monociti sono i più grandi tra i
globuli bianchi. Sono presenti nel
sangue in una percentuale che varia tra l’1 e il 6%.
Vengono prodotti dal
midollo osseo e attraverso il flusso sanguigno giungono a livello dei
tessuti, dove è richiesto il loro intervento.
Giunti nei
tessuti si ingrossano e diventano
macrofagi, pronti a rispondere agli attacchi esterni portati da vari elementi, come i
parassiti, i
vermi intestinali oppure in caso di
allergia.
Allo stesso modo dei
neutrofili, anzi in misura a loro maggiore, agiscono tramite
fagocitosi: divorano gli
agenti infettivi – che possono essere batterici, virali o micotici –, i
residui delle cellule morte o di quelle che semplicemente risultano essere
danneggiate.