Che cos’è il cervelletto?
Il
cervelletto è una struttura localizzata nella
parte posteriore del cervello, di cui rappresenta un decimo circa dell’intero volume. Da sempre associato al movimento e all’equilibrio, nella realtà svolge anche
funzioni in ambito cognitivo (ad esempio, nel linguaggio).
Le
problematiche che sono tipicamente associabili a danni a questa struttura riguardano l’
equilibrio, la
postura e il
movimento.
Com’è fatto il cervelletto?
Localizzato alla base del
cervello, appena sopra al
tronco cerebrale (il punto in cui si congiungono
midollo spinale e cervello) e sotto ai lobi occipitali e temporali della
corteccia cerebrale, il
cervelletto è una struttura che è formata da
due emisferi all’interno dei quali sono presenti più del 50% dei
neuroni che sono contenuti nell’intero cervello, di cui rappresenta circa il 10% del volume.
È considerato storicamente la sede del
controllo dei movimenti. In effetti danni al cervelletto compromettono sia la
postura che le
capacità motorie, ma in realtà gli impulsi al movimento non nascono qui. Piuttosto, questa struttura riceve delle informazioni dagli
organi di senso, dal
midollo spinale e da altre parti del cervello per quindi coordinare la postura, l’equilibrio, i
movimenti volontari e la
parola, rendendoli più accurati.
A che cosa serve il cervelletto?
Integrando le informazioni che provengono dal
cervello, dal
midollo spinale e dagli
organi di senso, il
cervelletto prende parte a diverse funzioni associabili al
movimento.
Senza tale struttura non sarebbe possibile imparare a compiere, ad esempio, i precisi movimenti che sono necessari per
praticare uno sport; esso svolge pertanto un ruolo fondamentale nell’
imparare a muoversi.
Consente anche di impostare la
postura in modo da rimanere in
equilibrio. Ricevendo le informazioni dai
recettori vestibolari presenti nell’
orecchio e dai
propriocettori che consentono di avvertire la posizione del corpo nello spazio, il cervelletto regola l’attività dei
motoneuroni al fine di compensare i cambiamenti della posizione del corpo o del carico cui sono sottoposti i
muscoli.
Coordina altresì i
movimenti volontari che, nella maggioranza dei casi, sono resi possibili dalla contemporanea attivazione di più muscoli, consentendo al corpo, alle braccia e alle gambe di
muoversi in maniera fluida.
Infine, esso svolge un ruolo anche nell’ambito delle
funzioni cognitive. Nonostante il suo coinvolgimento in tale campo non sia ancora del tutto chiaro dal punto di vista scientifico, è però noto che tale struttura è importante – ad esempio – per garantire
buone capacità linguistiche.