Che cosa sono le infezioni delle ferite?
Quando si parla di
infezioni da ferite ci si riferisce in particolare a quelle che possono derivare da
ferite chirurgiche. Nella maggior parte dei casi queste non si infettano perché il
sistema immunitario riesce ad eliminare efficacemente i contaminanti.
Ci sono però casi in cui a causa di una complessa
interazione tra fattori si può verificare la comparsa di processi infettivi. Questi fattori possono dipendere:
- dal paziente: età, stato di nutrizione, ipovolemia, scarsa perfusione tissutale, obesità, diabete, assunzione di steroidi o di altri immunosoppressori
- dalle caratteristiche della ferita: ad esempio dalla presenza di ematomi o sepsi
- dai microbi presenti: quantità, virulenza e caratteristiche microambientali
- dalla stessa operazione chirurgica: contaminazione ambientale, di strumenti o altro materiale portato in camera operatoria, durata dell’intervento, ipotermia.
Quali sono le più diffuse infezioni da ferite?
In generale, le
infezioni da ferite più diffuse sono quelle che si generano a seguito di
escoriazioni causate da batteri. Tra i principali microrganismi responsabili delle infezioni delle ferite ci sono:
- stafilococco aureo
- stafilococchi coagulasi-negativi
- enterococchi
- escherichia coli
- pseudomonas aeruginosa
- enterobacter
- proteus mirabilis
- klebsiella pneumoniae
- candida albicans
- gruppo D streptococchi
- altri streptococchi
- altri Gram-positivi aerobici
- batteroidi fragili.
Si tratta nella maggior parte dei casi di
batteri normalmente presenti sulla
pelle e sulle
mucose dei pazienti. Tra quelli
più temuti ci sono lo stafilococco aureo resistente alla
meticillina e lo stafilococco aureo resistente alla
vancomicina.
Quali sintomi si possono associare all’infezione da ferite
Le i
nfezioni da ferite possono essere associate a
vari sintomi, tra cui:
febbre, ferite calde, rosse, doloranti e gonfie, ferite puzzolenti,
vertigini e
battito cardiaco accelerato.
Come possono essere curate le infezioni da ferite?
La cura delle i
nfezioni da ferite consiste nella
pulizia della ferita, che in alcuni casi si associa all’assunzione di
antimicrobici come le cefalosporine, penicillina, vancomicina, l’linezolid, daptomicina, telavancina, ceftarolina, fluorochinoloni o metronidazolo, a volte in combinazione.
Per poter drenare la parte infetta può essere necessario anche
rimuovere i punti di sutura.
Importante avvertenza
Le informazioni fornite sono di carattere generale e
non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere,
consultare il proprio medico o il pronto soccorso.