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Camminata non competitiva, come prepararla al meglio?

Le manifestazioni cittadine prevedono sempre più la partecipazione a gare podistiche non competitive cui si può partecipare correndo o anche semplicemente camminando.

A questo proposito, si parla molto di come ci si debba preparare alle gare che prevedono una corsa, meno si sa di come ci si debba comportare per affrontare al meglio le camminate.

Considerate meno impattanti della corsa, queste ultime sono in genere considerate non degne di essere oggetto di specifiche attenzioni. Ma è davvero così? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Francesca De Caro, chirurgo ortopedico dell’Unità Operativa di Ortopedia di Humanitas Castelli Bergamo.

Come ci deve preparare a un appuntamento podistico che preveda una lunga camminata?

«Prima dell’inizio e alla fine di una camminata lunga, anche se non competitiva, è necessario dedicare un po’ di tempo allo stretching. Deve trattarsi di stretching dinamico, che preveda cioè esercizi in movimento, come una corsa in cui si cerchi di avvicinare quanto più le ginocchia al petto, oppure come gli affondi laterali o in avanti, che permettono di allungare in modo efficace i muscoli delle gambe».

In pratica ci si deve preparare al movimento con il movimento…

«Sì, ottimi sono anche gli esercizi di squat. Si tratta di azioni da compiere in movimento, con brevi ripetizioni che devono essere ripetute per circa cinque minuti prima di iniziare la camminata e per altri cinque minuti quando questa è finita».

Quali sono le calzature ideali per una camminata non competitiva?

«Dovendo scegliere una calzatura nuova, adatta a un uso amatoriale, meglio acquistare una calzatura un po’ rigida, che permetta di affrontare la camminata senza traumi. Fondamentale, in ogni caso, è non cambiare spesso il tipo di calzatura utilizzata in appuntamenti di questo genere. Quando ci si trova bene con una scarpa, meglio mantenerla nel tempo per evitare che si creino problemi dovuti alla differenza di appoggio della suola».

Quale alimentazione è consigliabile adottare prima e dopo una camminata non competitiva?

«Se l’inizio dell’impegno podistico è di mattina – come accade per la maggior parte delle volte – è importante prevedere una colazione leggera, che comprenda consumo di carboidrati, liquidi e zuccheri. Se si tratta di una camminata di una certa lunghezza non bisogna dimenticarsi di idratarsi bene alla fine dello sforzo, aggiungendo anche un’integrazione di sali minerali e zuccheri».

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