COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 035 283 111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni SSN
035 4204300
Prenotazioni Private
035 4204500

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

LINEE DEDICATE

Centro del Pavimento Pelvico
035.4204300
Diagnostica per immagini
035 4204001
Fondi e assicurazioni
035 4204400
Humanitas Medical Care Bergamo
035 0747000

Anisocoria (pupille di dimensioni diverse)

Che cos’è l’anisocoria?

Con anisocoria si indica il disturbo per cui le pupille, cioè le parti scure che si trovano al centro degli occhi, hanno una dimensione differente l’una dall’altra.

In condizioni normali le pupille si dilatano o si restringono in modo contemporaneamente, in modo tale da regolare la quantità di luce che entra nell’occhio: sono dilatate quando è buio, la cosiddetta midriasi, per far entrare quanto più luce possibile, mentre si restringono in presenza di forte luce, condizione detta miosi, per bloccarne l’entrata.

Il fatto che le pupille si dilatino in modalità differenti fra loro è dovuto alla presenza di una patologia.

I tipi di anisocoria sono tre:

  • fisiologica, la più comune che colpisce il 15-30% della popolazione, quando la differenza tra le due pupille non è superiore al millimetro. Può essere permanente o temporanea e non si modifica nemmeno quando cambiano le condizioni della luce. Non è, in genere, una condizione preoccupante
  • meccanica, quando deriva da un danno fisico all’occhio, che può consistere, ad esempio, in un trauma o in un’infiammazione
  • patologica, dovuta alla presenza di fattori come una malattia che colpisce la pupilla, una malattia che colpisce l’iride o una malattia che colpisce i percorsi informativi diretti alla pupilla.

Quali sono le cause dell’anisocoria?

Le patologie che possono causare anisocoria sono varie. Tra queste ci sono: la paralisi del terzo nervo cranico dovuta a un aneurisma, a un trauma o a un’emorragia cerebrale; la sindrome di Horner, la pupilla tonica o sindrome di Adie, trauma oculare, perforazioni all’occhio, irite, uveite, glaucoma ad angolo acuto, tumori intraoculari, encefaliti, meningiti e intossicazioni da alcol.

Una differenza di dilatazione della pupilla può derivare anche dall’assunzione di alcuni farmaci come la pilocarpina, gli anticolinergici e i simpatoticometici.

Quali sono i rimedi contro l’anisocoria?

Se l’anisocoria è patologica è importante escludere la presenza di altre malattie come tumori cerebrali, ictus, aneurismi cerebrali ed emorragia intracranica. Per verificare questa condizione si deve ricorrere il prima possibile a esami strumentali come la risonanza magnetica e la TAC.

L’anisocoria fisiologica in genere è innocua e non richiede alcuna cura. Quella meccanica, invece, può richiedere un intervento chirurgico nel caso in cui la differenza sia causata da un trauma. Se invece la differenza dipende da malattie come glaucoma o uveite è da prevedere un piano di trattamento personalizzato.

Se infine la differenza è la conseguenza di un trattamento farmacologico, dal medico può essere disposto il cambiamento del trattamento seguito fino a quel momento.

In alcuni casi di pupilla tonica, abbastanza diffusi, l’anisocoria può essere attenuata attraverso l’utilizzo di occhiali o la prescrizione di pilocarpina.

Anisocoria, quando rivolgersi al proprio medico?

Nel caso di pupille che hanno assunto chiaramente dimensioni differenti fra loro è consigliabile rivolgersi al più presto a un medico. La differenza non è infatti in sé pericolosa, ma può nascondere la presenza di patologie anche di una certa gravità e pericolosità. È bene contattare il medico anche nei casi in cui il cambiamento sia avvenuto a seguito di un infortunio o in concomitanza con la presenza di altri sintomi.

Prenota una visita

Prenotazioni

Servizio Sanitario Nazionale e Privati:
035 4204300
da lunedì a venerdì dalle 10 alle 16

Privati e Convenzionati:
035 4204500
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13