Le
fave sono i semi della Vicia faba, pianta che appartiene alla famiglia delle Fabaceae e che è originaria dell’
Asia minore e dell’
area mediterranea.
Quali sono le proprietà nutrizionali delle fave?
100 grammi di fave secche, crude e sgusciate offrono un apporto di
circa 341 calorie, suddivise in questo modo: 60% carboidrati, 32% proteine e 8% lipidi. Nella stessa quantità sono presenti:
Buona è anche la presenza di
steroli vegetali,
isoflavoni e
L-dopa.
Quando non bisogna mangiare fave?
Il consumo di
fave può interagire con l’assunzione di
ossazolidinoni, ad esempio del
linezolid. In caso di dubbio meglio chiedere consiglio al proprio medico.
Quali sono i possibili benefici delle fave?
Le
fave contengono una buona quantità di
fibre e per questo sono ideali per il buon funzionamento dell’
intestino e per contrastare la formazione di
diabete o di
malattie cardiovascolari.
Le vitamine del gruppo B aiutano il
metabolismo; vitamina A e vitamina C assicurano
protezione antiossidante; la vitamina C è anche ideale per rispondere alle
infezioni. Fosforo e calcio aiutano la salute di
ossa e
denti, il ferro è fondamentale per la
produzione dei globuli rossi.
La presenza di
isoflavoni può essere utile per la prevenzione del
tumore al seno, i
fitosteroli aiutano ad abbassare il
colesterolo, le
L-dopa agevolano la salute del
cervello e prevengono sue degenerazioni come nel caso della
malattia di Parkinson.
Quali sono le controindicazioni delle fave?
Il consumo di
fave deve essere evitato quando si soffre di
favismo o si è predisposti allo
sviluppo di calcoli.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.
Le
lenticchie sono i semi della pianta
Ervum lens, della famiglia delle
Leguminose Papillionacee.
In passato venivano definite
“carne dei poveri” grazie al loro forte contenuto di
ferro e
proteine. In Italia sono presenti numerose varietà, la più famose sono quelle di
Onano (Viterbo),
Norcia (Perugia),
Santo Stefano di Sessiano (L’Aquila) e
Villaba (Caltanissetta).
Quali sono le proprietà nutrizionali delle lenticchie?
100 grammi di lenticchie secche cotte offrono un apporto di
circa 92 calorie, ripartite in questo modo: 66% carboidrati, 30% proteine e 4% lipidi.
Nella stessa quantità di
lenticchie secche bollite in acqua senza che sia stato aggiunto sale sono presenti:
- 69.7 g di acqua
- 6,9 g di proteine
- 0,4 g di lipidi
- 16,3 g di carboidrati
- 13,5 g di amido
- 0,7 g di zuccheri solubili
- 8,3 g di fibra totale
- 0,12 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,05 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 0,6 mg di vitamina B3 (niacina)
- 2 mg di sodio
- 266 mg di potassio
- 3 mg di ferro
- 29 mg di calcio
- 146 mg di fosforo
- 28 mg di magnesio
- 1,1 mg di zinco
- 0,3 mg di rame
- 4 µg di selenio.
Quando non bisogna mangiare lenticchie?
Nelle
lenticchie sono contenute le
purine, sostanze per cui devono essere evitate da chi soffre di
uremia e di
gotta.
Quali sono i possibili benefici delle lenticchie?
Le
lenticchie sono ideali per facilitare il
transito intestinale o offrire un
buon senso di sazietà perché sono ricche di fibre. Combattono inoltre l’
anemia, la
denutrizione e l’
affaticamento grazie alla presenza di molti minerali.
Per quanto riguarda le vitamine, la vitamina B1 favorisce
memoria e
concentrazione, la vitamina B3 aiuta la gestione dell’
energia dell’organismo e contribuisce a
tenere bassi i valori di trigliceridi nel sangue.
Le
lenticchie contengono inoltre
isoflavoni, dalle
proprietà antiossidanti e ottime per combattere i
radicali liberi.
Quali sono le controindicazioni delle lenticchie?
Non bisogna esagerare con il consumo di
lenticchie quando si soffre di
colite i di altri
problemi intestinali. Questo alimento deve essere
consumato solo da cotto, quando sono crude contengono sostanze che non sono digeribili.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e
non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’
alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle
indicazioni del proprio medico curante o
di un esperto di nutrizione.