Che cos’è l’adiuvante?
L’
adiuvante è una sostanza che, quando viene somministrata insieme a un
antigene, contribuisce a rendere più potente la
risposta immunitaria nei confronti di quest’ultimo.
È una
sostanza esterna all’organismo che ha l’effetto di produrre una
risposta immunitaria a seguito della produzione, ad esempio, di
anticorpi che reagiscono all’
antigene.
Un esempio è quando, in
ambito immunologico, l’adiuvante
idrossido di alluminio viene aggiunto a un
vaccino per stimolare la reazione di
anticorpi e cellule, offrendo così un aiuto alle
molecole del vaccino che, da sole, non sarebbero in grado di raggiungere lo stesso risultato.
Che cos’è un allergene?
L’
allergene è un
antigene, cioè una sostanza estranea all’organismo che provoca una
risposta immunitaria che produce
anticorpi di tipo particolare
(IgE) che reagiscono allo stesso antigene che è all’origine dell’
allergia.
I modi in cui gli
allergeni entrano in contatto con l’organismo sono vari:
ingestione,
inalazione,
iniezione oppure
contatto diretto.
Alcuni esempi di allergeni sono i
pollini e le
polveri che vengono
inalate, certi
alimenti e certi
farmaci, che vengono
ingeriti, le
punture di insetti,
detersivi, componenti di
creme, ecc.
Che cos’è un antigene?
L’
antigene è una sostanza estranea all’organismo umano che induce in questo una
risposta immunitaria specifica attraverso la stimolazione della produzione di
anticorpi che reagiscano allo stesso antigene.
Il contatto tra un
antigene e l’organismo può avvenire in vari modi: attraverso gli alimenti (
ingestione), pollini (
inalazione), punture di insetti (
iniezione) o
contatto diretto.
Gli antigeni possono anche essere
introdotti volutamente nell’organismo, per motivi di cura e prevenzione sanitaria, per mezzo di
iniezioni sottocutanee,
trasfusioni e
trapianti.
Che cosa sono i farmaci biologici?
I
farmaci biologici, tra questi ci sono gli
anticorpi, i
recettori solubili e gli
interferoni, sono
molecole proteiche complesse prodotte in laboratorio attraverso l’applicazione di tecniche di
ingegneria genetica.
Vengono chiamati
biologici perché il loro
principio attivo è di origine biologica, può provenire, ad esempio,
da cellule.
La loro produzione ha l’obiettivo di
intervenire su specifici recettori modificando un
processo patologico in corso. Il loro utilizzo riguarda in particolare le
cure anticancro, i trattamenti che riguardano le
malattie autoimmuni e le terapie per la cura delle
malattie reumatologiche.
Che cosa sono le immunoglobuline?
Le
immunoglobuline, dette anche
anticorpi, sono
molecole glicoproteiche che vengono prodotte dai
linfociti B.
Si legano a uno specifico
antigene e ne agevolano l’eliminazione.
Sono suddivise in
cinque differenti classi:
- immunoglobuline di tipo A (IgA), che hanno il compito di difendere le mucose, come ad esempio quelle di polmoni, intestino e bronchi
- immunoglobuline di tipo E (IgE), coinvolte nella risposta agli attacchi portati dai parassiti (come i vermi) e derivanti dalle allergie
- immunoglobuline di tipo M (IgM), intervengono per prime quando si verifica un contatto con un nuovo agente estraneo
- immunoglobuline di tipo G (IgG), si attivano in un secondo momento, dopo che già si è verificato un incontro con l’antigene
- immunoglobuline di tipo D, di cui non è ancora del tutto chiara la funzione specifica.
Che cosa sono i linfociti B o cellule B?
I
linfociti B, o
cellule B sono le cellule che fanno parte del
sistema immunitario che hanno il compito di produrre gli
anticorpi che reagiscono a un particolare
antigene.
La “B” sta per
“bursa fabricii”, che è l’
organo linfatico primario, che è stato scoperto negli uccelli nel 1621 e all’interno del quale vengono prodotti, appunto, questi
linfociti.
Che cosa s’intende con riarrangiamento genetico?
Il
riarrangiamento genetico avviene quando c’è una ricombinazione di segmenti di geni che codificano per gli
anticorpi, con il fine di creare nuovi anticorpi che abbiano
specificità differenti.